Scade il 17 ottobre il bando rivolto a Enti locali e associazioni del privato. Lo stanziamento è pari a 1 milione e 820mila euro, di cui 500 mila a favore di associazioni
Bologna, 6 ottobre 2011 - Si avvicina la scadenza per il bando regionale che stanzia 1 milione e 820mila euro per interventi a favore di giovani e adolescenti tra i 10 e i 25 anni, promossi da Enti locali e privati del mondo dell’associazionismo, del volontariato e degli oratori. I soggetti pubblici e privati hanno tempo per presentare i loro progetti fino alle ore 17 di lunedì 17 ottobre.
I fondi sono così suddivisi: 1 milione e 320mila euro sono a disposizione degli Enti locali per servizi rivolti alla popolazione giovanile o per interventi più strutturali (edilizi, acquisto di immobili o attrezzature destinati a spazi di aggregazione); 500 mila euro andranno invece ad attività aggregative ed educative promosse da associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, oratori e istituzioni similari di altre confessioni religiose.
“Queste risorse - ha commentato l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi - costituiscono un’opportunità straordinaria non solo per gli Enti pubblici ma anche per i privati, e quindi per le associazioni, gli oratori, e tutto il mondo del volontariato: un universo ricchissimo in Emilia-Romagna, che dà un apporto fondamentale all’azione delle istituzioni e degli enti locali per la costruzione di una comunità migliore, più integrata, coesa e solidale”.
“Credo che sia importante sottolineare che anche quest’anno si è giunti alla pubblicazione del bando attraverso un percorso che ha visto sin dall’inizio il coinvolgimento degli Enti locali, Province e Comuni capoluogo di provincia, per quanto riguarda l’individuazione sia degli obiettivi che degli ambiti di intervento – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo delle risorse umane e Progetto giovani Donatella Bortolazzi – In un momento di ristrettezze economiche come quello attuale è fondamentale che l’utilizzo delle risorse regionali venga ottimizzato al massimo”.
Gli ambiti di intervento cui dovranno richiamarsi i progetti di enti locali e privati sono, tra gli altri, l’aggregazione, la cittadinanza, la legalità, le finalità socio-educative per il tempo libero e (limitatamente all’ambito degli enti locali ai quali sono riservati finanziamenti per interventi strutturali) la qualificazione di servizi Informagiovani.
La ripartizione nelle province
I fondi sono ripartiti tra le varie Province in base alla rispettiva percentuale di popolazione giovanile residente. A Bologna, dove si registra il maggior numero di adolescenti e giovani tra i 10 e i 25 anni (20,9 %), il budget complessivo è di 358.881 euro. A seguire: Modena (16,9%) con 289.925 euro; Reggio Emilia (13,1% ) con 224.991 euro; Parma (10,1%) con 174.339 euro; Forlì-Cesena (9,2%) con 157.428 euro; Ravenna (8,4%) 144.334 euro; Rimini (7,9%) 135.555 euro; Ferrara (7%) 119.939 euro, Piacenza (6,7%) 114.608 euro. 100 mila euro saranno invece a disposizione per progetti di respiro regionale, che coinvolgano almeno tre capoluoghi. Alle Province è riservato un ruolo di programmazione e pianificazione degli interventi e di scelta, d’intesa coi Comuni, dei progetti prioritari.
I risultati del bando 2010
In precedenza, nel 2010, con un bando a sostegno delle attività dedicate ai giovani la Regione aveva sostenuto 23 progetti di Comuni emiliano-romagnoli, 4 progetti di scoutismo ed interventi per la qualificazione degli spazi e la dotazione di attrezzature, per uno stanziamento complessivo a favore degli enti locali pari a oltre un milione e 100 mila euro.
Inoltre nel biennio 2009/2010, con un bando analogo all’attuale, promosso dai due assessorati competenti, sono stati sostenuti i progetti dei soggetti privati, per oltre un milione e 290 mila euro e i progetti di investimento per 2 milioni di euro.
Per informazioni
Maria Teresa Paladino - Regione Emilia-Romagna
Servizio Politiche familiari per l'infanzia e l'adolescenza
Tel 051- 5277516
mpaladino@regione.emilia-romagna.it
BURERT - Deliberazione di Giunta regionale del 12 settembre 2011, n. 1291
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